- Chiara
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Eccomi qui a scrivere l’ennesima recensione di uno dei libri di Gianluca Gotto.
Dopo “Succede sempre qualcosa di meraviglioso“, “Le coordinate della felicità” e “Come una notte a Bali“, questa volta si tratta de “La Pura Vida”: il suo ultimo capolavoro.
Sono davvero felice di aver partecipato alla sua presentazione, perché ho potuto ascoltare le parole dell’autore non più dalla voce della mia mente, ma direttamente dalle sue labbra. Un’emozione ancora più grande.
Sapete cosa rende unico un viaggio, un libro o una canzone che vi mette la pelle d'oca? Tutte queste cose finiscono. Se durassero per sempre, non avrebbero quella bellezza che appartiene solo a ciò che invece ha un inizio e una fine.
Allo stesso modo, non dovreste avere paura della morte, anzi, dovreste ricordarvi ogni giorno che morirete. Perché, allo stesso modo di un viaggio, un buon. libro o una canzone, ciò che rende la vita un'esperienza così preziosa è proprio il fatto che non dura per sempre.Gianluca Gotto
Cosa trovi in questa recensione?
Qual è la storia?
La storia è quella di Alessio, un ragazzo come un altro: sazio di sogni, ma nutrito solo dai suoi rimpianti. Di famiglia torinese, Alessio vive e lavora nella giovane e vibrante Milano come copywriter. Sulla soglia dei suoi trent’anni, la vita lo mette di fronte a una verità che troppo spesso tendiamo a dimenticare: la morte è sempre dietro l’angolo.
Complice anche l’aiuto di alcuni personaggi del libro, Alessio decide di intraprendere un vero e proprio viaggio di redenzione, che lo porterà non solo fisicamente lontano da casa, ma soprattutto lontano dalla persona che era.
Hai comunque una malattia terminale: si chiama "vita" e l'hai contratta quando sei uscito piangendo dal ventre di tua madre e sei venuto al mondo.
Gianluca Gotto
Perché “pura vida”?
Come racconta l’autore: non è facile definire cosa significa “pura vida”.
Non esiste una definizione univoca, ma, a dire il vero, non ce n’è nemmeno bisogno di definirla, perché tutti capiscono cosa significa dal momento in cui la provano.
È un po’ come voler spiegare cosa vuol dire amare una persona. Nessuna parola, nessuna spiegazione, nessuna frase, nessun esempio spiegherà mai abbastanza bene, mai abbastanza chiaramente, mai abbastanza profondamente il vero significato della “pura vida”.
Infatti, come dice il buon vecchio Adriano Celentano “L’emozione non ha voce”.
Pura vida è una sorta di mantra della popolazione costaricense. Il concetto può essere applicato ad ogni cosa. Pura vida vuole essere un promemoria per vivere una vita degna di essere vissuta.
Una vita dove comanda la spensieratezza, il lento vivere, la semplicità delle piccole cose, la passione e il contatto conquella che viene chiamata dal popolo della Costa Rica Pachamama, ossia Madre Terra.
Non commettere mai l'errore di far dipendere la tua felicità da una sola persona, a meno che questa persona non sia tu.
Gianluca Gotto
Cosa mi è rimasto
Questo libro mi ha lasciato un segno indelebile. Non sono per il tatuaggio che mi ha portato a fare, ma soprattutto per le sue idee. Arriva per tutti il giorno in cui facciamo il punto della situazione: ci chiediamo se abbiamo vissuto una vita soddisfacente, piena, degna di essere vissuta.
In questo contesto nasce il paradosso dello yogurt. No, non ti sei confuso, sei ancora sul blog di libri. Niente a che fare con strane diete o alimentazioni.
Lo yogurt è uno di quei cibi che non buttiamo mai via. Anche se sta per scadere, facciamo un sacrificio e buttiamo giù quel boccone amaro, rinunciando, così, alla fetta di torta avanzata dal weekend o al gelato congelato nel freezer.
Nella vita di tutti i giorni non ci sono yogurt, ma lavori da consegnare, bollette da pagare, impegni da rispettare, progetti da realizzare e sogni su cui fantasticare.
Stiamo così attenti a non lasciare scadere i nostri impegni, che ci dimentichiamo dei nostri sogni nel cassetto. E allora rimangono lì, nell’attesa di tempi migliori: quando sarà il weekend, quando andrò in ferie, quando sarò in pensione, quando avrò più tempo e intanto il tempo scorre e i tuoi sogni rimangono gli stessi, mai realizzati.
“Prima il dovere, poi il piacere” diceva sempre mia mamma e scommetto anche la tua. Cresciamo con l’idea, la convinzione che il piacere sia un premio che ti devi guadagnare, un peccato che ti puoi concedere solo ad alcune condizioni. E chi non segue questo ordine è un sognatore, un ingenuo, uno scansafatiche.
Info generali
Anno di pubblicazione: 1° edizione febbraio 2022
Casa editrice: Mondadori
Lunghezza: 365 pagine
Autore: Gianluca Gotto
Puoi anche cambiare il posto in cui ti trovi, ma se non sei tu a cambiare, è tutto inutile.
Gianluca Gotto
Cosa ne pensi di questo libro? L’hai letto o vorresti farlo? Fammelo sapere nei commenti.
A presto!