Valutazione
5/5

La felicità è influenzata più dallo stato mentale che dagli eventi esterni.

Che dire, se non che è stato un libro illuminante.

Perfetto in ogni sua singola parte: nelle parole, nei modi, negli argomenti, nei tempi.

Tenzin Gyatso e Howard C. Cutler hanno scritto “L’arte della felicità”. Un libro che affronta il tema della felicità, appunto, portando e confrontando due punti di vista differenti, quello della Psicologia, frutto di studi ed esperimenti scientifici, e quello del Buddhismo, frutto della saggia esperienza di vita di monaci buddhisti.

Interessante proprio per il fatto che le idee sulla felicità secondo il Dalai Lama vengono, nella maggior parte dei casi, supportate dalla ricerca scientifica psicologica.

Chi è estraneo al mondo buddhista generalmente pensa che le teorie e le pratiche buddhiste non siano applicabili nella moderna società occidentale. E infatti non ha tutti i torti: troppo spirituali, irrealistiche, irrealizzabili nella società in cui viviamo.

Come è possibile portare nella nostra vita quotidiana un po’ di Buddhismo?

Leggi questo libro per scoprirlo.

Lo stile

Lo stile del libro è quello di una chiacchierata tra un intervistatore e un intervistato. Partecipiamo all’intervista a Tenzin Gyatso, il 14° Dalai Lama, dal punto di vista dell’intervistatore, ovvero lo psichiatra americano Cutler. 

Le sensazioni di soddisfazione sono fortemente influenzate dalla tendenza al confronto.

Gli argomenti

Sono tanti gli argomenti che nel libro ruotano intorno alla felicità.

Possiamo suddividere “L’arte della felicità” in cinque parti principali

Questi cinque temi seguono, in ordine, anche il processo che serve per raggiungere la felicità. 

Parte dalla premessa che lo scopo della vita è perseguire la felicità. Tutti desideriamo essere felici e quindi, ponendo l’attenzione su questo aspetto, ci rendiamo conto che non siamo poi tanto diversi gli uni dagli altri.

Questo sentimento di unione con il prossimo ci dovrebbe portare a sviluppare alcune virtù fondamentali per allenare la mente alla felicità: l’empatia, la compassione, la gratitudine e l’amore.

La felicità è un’arte e in quanto tale richiede educazione e allenamento costanti.

Nonostante questo, non possiamo negare il fatto che la vita non sia tutta rose e fiori, ma che sia fatta anche di dolore e sofferenza. Si passa, dunque, a vedere diverse pratiche per vivere il dolore ed elaborare la sofferenza.

Un altro elemento della vita sono i suoi ostacoli. Se lo scopo della vita è essere felici, i maggiori ostacoli alla felicità sono la collera, la rabbia e l’odio.

Di fatto, il nemico è la condizione necessaria per praticare la pazienza.

Perfetto per…

Consiglio questo libro a chi vuole un’introduzione di alcuni dei valori del Buddhismo.

Infatti, questo era il motivo per cui ho voluto leggerlo e come primo libro devo dire che è stato perfetto. Lo consiglio anche a chi vuole espandere i propri orizzonti mentali e conoscere l’arte della felicità.

Cosa ne pensi di questo libro? L’hai letto o vorresti farlo? Fammelo sapere nei commenti.

A presto!

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