Ricordati che le lezioni più grandi arrivano sempre dai tormenti più intensi.
Marcia Grad Power
“La principessa che credeva nelle favole. Come liberarsi del proprio principe azzurro” di Marcia Grad Powers è un breve racconto o più precisamente una parabola, che vuole trasmettere il valore di amare sé stessi. 🥰 Dal titolo potrebbe sembrare una favoletta da leggere ai bambini prima di andare a letto, invece, è tutto fuorché una favola della buonanotte. Infatti, sono presenti dialoghi e comportamenti aggressivi di coppia che un bambino non sarebbe in grado di capire.
La particolarità di questo libro sta nell’affrontare temi psicologici, senza farne riferimento direttamente. Tutto viene raccontato sotto forma di metafora, conferendogli un alone di magia e mistero. 😍 Per esempio, Vicky che inizialmente sembra essere semplicemente l’amica immaginaria di Victoria, in realtà rappresenta il suo bambino interiore.
Victoria, una principessa 👸 “delicata e sensibile” con una fervida immaginazione, fin da piccola viene privata della libertà di esprimere sé stessa, e costretta a sentirsi sbagliata e inadeguata. Cresciuta sotto le rigide regole dei suoi genitori reali, l’unico sogno che le rimane è quello di trovare un giorno il principe azzurro che le regalerà il suo “vissero sempre felici e contenti.” 👰🤴 Come un lampo a ciel sereno, il giorno tanto desiderato arriva e la principessa si sposa con il suo principe azzurro. Inizialmente le cose vanno come nelle favole, fino a quando il suo amato non inizia a essere cattivo e crudele nei confronti della giovane principessa. Dopo tanti anni di sofferenza, spinta da un profondo senso di disagio, Victoria decide di partire per un lungo viaggio che le cambierà per sempre la vita. 🚶♀️
Le sfide che la protagonista affronta e i luoghi che raggiunge durante il suo viaggio, come il Sentiero della Verità, il Mare delle Emozioni, la Terra delle Illusioni, il Campeggio dei Viaggiatori smarriti, la Terra di ciò che è, il Viale dei Ricordi, la Valle della Perfezione e il Tempio della Verità, non sono semplicemente tappe del suo viaggio, ma metafore degli stati d’animo e dei traguardi di un processo psicologico di cambiamento, che termina con la consapevolezza della verità sulla felicità e sul vero amore.
Ho passato tanti anni della mia vita senza sapere cosa significasse amare sé stessi. Per molto tempo non sapevo neanche che le persone si potessero amare da sole. “Ma cosa significa amarsi?”. “Come si fa?”. Queste sono le domande che mi sono fatta quando ne ho sentito parlare per la prima volta. Leggendo questo libro ho finalmente capito tante cose sull’amor proprio. Amarsi significa accettare e rispettare chi siamo, nel bene e nel male, con i propri pregi e difetti; ascoltare i propri desideri, bisogni ed emozioni e dargli spazio per esprimersi.
É la capacità di immedesimazione a rendere questa storiella, all’apparenza banale, così toccante ed efficacie. Tutti, infatti, almeno una volta nella vita ci siamo sentiti come Victoria: non abbastanza, non apprezzati, sbagliati e in dovere di cambiare. Penso che questa lettura possa essere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel per quelle persone che soffrono di dipendenza affettiva. Ma non solo, anche chi non ne soffre, perché gli insegnamenti che il libro dà, sono un po’ come i sali minerali: possono prenderli tutti.
Marcia Grad Powers è una psicologa e autrice, famosa per aver scritto il best seller “La principessa che credeva nelle favole”.
Trasferita in California, oggi si occupa di tenere seminari in scuole e università dove parla di psicologia e insegna tecniche di crescita personale. Oltre al seguente libro, ha a scritto “Il cavaliere che aveva un peso sul cuore.”
Anno di pubblicazione: 3° edizione 24 giugno 2013
Casa editrice: Piemme
Lunghezza: 224 pagine
Autore: Marcia Grad Powers
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Se vuoi leggere un libro inerente al tema della dipendenza affettiva ti consiglio assolutamente “Alla ricerca delle coccole perdute”. Non te ne pentirai.
Ora ti aspetto nei commenti per sapere cosa ne pensi di questo libro. A presto